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Musica
Tra techno e avanguardia

Gli Scooter sul palco durante un concerto al Palladium di Colonia
Faster, Harder, Scooter. Sono semplici le componenti del successo ultra trentennale della band guidata dal frontman H.P. Baxxter. | picture alliance/Henning Kaiser

Con ritmi techno basici e testi dadaisti dall’accento germanico, la band tedesca Scooter ha riscosso grande successo a livello internazionale. Solo negli USA non era riuscita a sfondare, ma le cose sono cambiate quando in un talk show americano hanno risuonato le note di “How Much Is The Fish?”.

Di Sonja Eismann

Nel maggio 2016, il conduttore del talk show statunitense Tonight Show Jimmy Fallon decide di menzionare nella sua trasmissione la band tedesca Scooter, da molti considerata pioniera del genere “funfair techno”. Invece però di lodarla come formazione tedesca tra le più longeve e rinomate a livello internazionale, comincia a schernirla e ne inserisce il brano How Much Is The Fish (1998) nella sua famigerata Do Not Play List, scambiando occhiate tra l’incredulo e l’irriverente, con il rapper Questlove, che gli fa da spalla commentando divertito quell’improbabile titolo, e pronunciando il nome della band in maniera forzatamente teutonica. Quello show, però, scatena talmente tanti fan degli Scooter, che Fallon è costretto a rispondere con un videomessaggio, nel quale si scusa per aver reagito a quella canzone con quasi vent’anni di ritardo e infine non perde l’occasione di chiedere al cantante H.P. Baxxter quale fosse stato, alla fine, il prezzo del pesce. E il frontman, dimostrando di prenderla con umorismo, con un videoclip dall’isola festaiola di Ibiza gli risponde: «3,80».


La reazione dell’intrattenitore è sintomatica del modo in cui è stata trattata la band che, fin dalla sua formazione nel 1993, è stata spesso annoverata tra i gruppi più odiati e scialbi del mondo (in buona compagnia dei Modern Talking, altra mega esportazione tedesca), ma che d’altra parte ha avuto dalla sua non solo il pubblico, con oltre 30 milioni di album venduti, ma anche e sempre più la critica. L’americana AllMusic-Guide loda la “Rave Machine tedesca”, considerandola “incarnazione della musica dance nella sua forma più eccessiva”. Altri sono affascinati dal modo ultra ironico di giocare con gli eccessi, ad esempio attraverso ritmi da scioglilingua e sempre più sintetici, un’atmosfera da stadio “larger than life” (del resto How Much Is The Fish? è stato composto per i Mondiali di calcio del 1998) o testi dadaisti come Hyper! Hyper! Hyper!, Sit there, be good, bye-bye! o It’s not a bird, it’s not a plane. It must be Dave who’s on the train. Inoltre, i capelli biondo platino di H.P. Baxxter, il suo inconfondibile accento tedesco e il suo atteggiamento vagamente sgraziato grezzo giocano così palesemente con gli stereotipi teutonici che è difficile non considerarlo una parodia di se stesso.

Hold your back for the rhythym attack
Coming down on the floor like a maniac
Hold your track so clean up the dish
By the way: How much is the fish?

Ma dietro a How Much Is the Fish?, che a prima vista sembrerebbe un altro schematico inno happy hardcore da festa sfrenata, si nascondono divagazioni pop molto più interessanti: la suggestiva melodia del brano è stata ripresa da Sieben Tage lang, canzone della band olandese Bots che ha fatto scalpore nel movimento pacifista tedesco all’inizio degli anni Ottanta. Il gruppo si era fatto conoscere anche in Germania con un programma di critica sociale, dopo un’esibizione al festival Rock gegen Rechts di Francoforte sul Meno nel 1979. La traduzione dei loro testi, sfociata nel disco Aufstehn (1980), includeva contributi di grandi artisti come Wolf Biermann, Hannes Wader e Günther Wallraff. Sieben Tage lang, che affonda le sue radici in una canzone popolare bretone e promuove una lotta collettiva allo sfruttamento, non potrebbe essere più lontana dalle atmosfere e dalle sonorità degli Scooter.

D’altronde è sorprendente anche l’ispirazione per l’assurdo titolo della canzone, che non si allinea al tipico sound delle mega discoteche. Nel 1986, la band angloirlandese post-punk sperimentale Stump era riuscita con Buffalo ad accedere al sacro Graal della nuova scena musicale britannica, la compilation di musicassette C86, pubblicata dal New Musical Express nel 1986, e in quel brano, al posto del ritornello, tra improbabili sonorità avanguardistiche di chitarra e basso, il cantante Mick Lynch urlava al microfono proprio “How much is the fish?”, gettando così le basi per il successo mondiale e sempre attuale degli Scooter. L’unico album degli Stump è stato prodotto dal musicista New Wave tedesco Holger Hiller (Palais Schaumburg), che a sua volta ha prodotto dei singoli con campionamenti degli Scooter per un progetto artistico con il pittore Albert Oehlen nel 2011, dichiarando in un’intervista alla rivista Frieze: «Penso di aver considerevolmente migliorato la musica, ma probabilmente non mi chiederanno mai un remix». Di questo, comunque, non può essere così sicuro, dato che H. P. Baxxter, che per formare la band si è ispirato al gruppo Concept Pop britannico The KLF e che nel tempo libero ama leggere Thomas Bernhard, è ancora oggi un fan della New Wave e, stando alle sue stesse dichiarazioni, rifiuta il commercio e il mainstream. Il gioco dell’ambivalenza, quindi, continua... con o senza pesce a 3,80.

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