Esserci! Insieme ad Amburgo – IDO 2022
Ampliare i propri orizzonti col tedesco

IDO 2022: i ragazzi con le braccia alzate festeggiano durante la premiazione
© Andreas Dahn

L’Olimpiade internazionale di tedesco è il più grande concorso di lingua tedesca e l’edizione 2022 si è svolta ad Amburgo al motto di “Dabei sein! – Esserci!”. Alla finalissima di agosto si sono sfidati oltre 120 alunne/i da oltre 60 Paesi e 17 fusi orari. Tra di loro anche le due vincitrici della preliminare nazionale italiana: Leda Rossi da Benevento per il livello B2 e Ismaella Cianci da Piacenza per il livello B1, che per due settimane si sono esercitate e hanno lavorato in un intenso scambio con gli altri partecipanti da tutto il mondo. Al termine delle Olimpiadi abbiamo condotto una breve intervista con Leda.

Leda, durante l’intervista che ti abbiamo fatto prima della tua partecipazione all’IDO, ci hai raccontato che la tua parola tedesca preferita è “Geborgenheit”. Che significato ha per te questa parola? La puoi spiegare per chi non conosce il tedesco?

La parola “Geborgenheit” racchiude in sé il significato di “sicurezza”, ma non solo. È un sentimento di calma spirituale, di intimità; esprime la consapevolezza di poter contare su qualcuno o qualcosa. L'ho scelta come mia parola preferita dal momento che è unicamente tedesca, e in nessuna altra lingua ha una traduzione che ne esprima tutte le sfumature. 

Durante le Olimpiadi di tedesco che tipo di prove hai dovuto affrontare per il tuo livello linguistico (B2)?

Durante l'IDO 2022 ho dovuto affrontare una serie di prove che mi hanno portata a collaborare a stretto contatto con ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo. La competizione si articolava in tre diverse categorie di prove, per le quali ci siamo preparati, partecipando a una serie di workshop, nel corso della prima settimana. La seconda settimana è stata invece dedicata alle prove stesse, oltre che a una serie di attività ricreative che hanno permesso a me e agli altri partecipanti di conoscere a fondo la città di Amburgo.
La prima prova consisteva nell’elaborazione di un articolo a tema 'Amburgo'. Io ho scelto di occuparmi in particolare della multiculturalità della città anseatica, e del valore del porto in quanto crocevia non solo di merci, ma anche e soprattutto di persone, culture, valori.
La terza prova prevedeva invece che venissimo divisi in piccoli gruppi, ognuno dei quali doveva elaborare un breve pezzo teatrale da rappresentare alla presenza della giuria (oltre al teatro, c'era la possibilità di scegliere di competere nella categoria 'rap' o 'presentazione classica').
Per l'ultima prova, l'unica per cui non fosse prevista alcuna preparazione, abbiamo dovuto improvvisare una breve scena teatrale su un tema dato.

Cosa ha significato per te poter partecipare all’IDO?

La partecipazione all'IDO ha ampliato i miei orizzonti rispetto al mondo. Ho conosciuto culture diversissime tra loro e persone provenienti da tutto il mondo, da Taiwan all'Argentina, dalla Svezia all'Indonesia. Ho imparato a vivere la Germania in tutti i suoi aspetti, lingua in primis. È stata, insomma, un'esperienza arricchente dal punto di vista delle competenza linguistiche, ma anche quelle relative alla vita di tutti i giorni; ma soprattutto, dal punto di vista umano.

Hai qualche consiglio utile da dare a chi impara il tedesco? Ad esempio, come tenere a mente i vocaboli?

Avere un saldo impianto grammaticale è importante per chiunque si approcci allo studio del tedesco, ma diventa imprescindibile per chi progredisce verso livelli più avanzati; tuttavia, la grammatica non è sufficiente per padroneggiare davvero una lingua, che è fatta anche di intonazione, di vocabolario, e perché no, di quel lessico gergale che viene parlato nelle strade e tra amici. Il mio consiglio è quindi quello di guardare film e serie TV, di leggere libri in lingua (non solo la grande letteratura, ma anche i best-seller più recenti), di mettersi in contatto con qualche coetaneo madrelingua con cui conversare, anche a distanza, o stabilire una corrispondenza. 

Ultima domanda: perché studi il tedesco? E che ruolo avrà questa lingua nei prossimi anni per te?

Ho cominciato a studiare il tedesco grazie a un corso pomeridiano offerto dalla mia scuola, e ho continuato perché me ne sono innamorata. Il suono della lingua, la grammatica ardua ma logica, le strade che il tedesco apre a livello letterario... tutto di questa lingua mi è piaciuto fin da subito e continua tuttora ad affascinarmi. Nei prossimi anni, sono certa che questa lingua mi aiuterà nei miei studi, e che sarà uno strumento, quando viaggio, per comunicare e per tenermi in allenamento.

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