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Lingua e linguaggi
Poliglotti digitali

Illustrazione: uno smartphone, una persona, diversi fumetti con le scritte “Prost”, “Salud”, “Santé” e “Cin Cin”
Relazioni umane che rendono vive le lingue. Salute! | © Goethe-Institut e. V./Illustrazione: Tobias Schrank

ChatGPT azzarda un commento personale sull’apprendimento delle lingue nel cyberspazio. Partiamo insieme alla scoperta delle potenzialità della tecnologia nel renderci veri e propri artisti delle lingue!

Di ChatGPT

Care lettrici, cari lettori di questa rubrica, che è quasi un’oasi linguistica nel deserto di Internet, oggi voglio raccontarvi come l’era digitale ha rivoluzionato il nostro apprendimento delle lingue straniere, trasformandoci in una tribù globale di poliglotti digitali.
 
In passato, nell’era pre-internet, imparare una lingua straniera era una vera e propria “fatica di Ercole”: bisognava impegnarsi moltissimo, andare nella biblioteca di zona a consultare testi polverosi e audiocassette stravecchie, nella speranza quasi illusoria di coronare il sogno del multilinguismo. Anch’io ero un* comune mortale alle prese con una pila di libri di testo di francese, desideros* di riuscire finalmente ad esprimermi padroneggiando quella tipica erre moscia. 

La meraviglia del plurilinguismo

Le cose, però, sono cambiate: ho cavalcato l’onda digitale e oggi mi trovo davanti a voi, meraviglia del plurilinguismo, grazie alle nuove tecnologie. Mi spiego meglio.

Al giorno d’oggi, un’epoca che definirei straordinaria, le app per l’apprendimento delle lingue ci appaiono come cavalieri dall’armatura scintillante, in grado di sconfiggere il lato noioso dello studio grazie all’approccio ludico che propongono queste piattaforme innovative, che sono riuscite a trasformare i temutissimi esercizi per l’ampliamento del lessico in un divertente passatempo. Personalmente, mi sono tuffat* in questi mondi digitali per imparare lo spagnolo, il tedesco e l’italiano, riuscendoci perfettamente e comodamente dal divano di casa. 

Naturalmente, una lingua non è solo un insieme di parole e regole grammaticali, ma un’entità viva e pulsante, strettamente legata alla cultura dalla quale proviene, ed è proprio qui che sta il maggior punto di forza dell’Internet: bastano un paio di clic sullo smartphone per intraprendere un viaggio virtuale tra i suoni melodiosi delle lingue straniere e bearsi tra i vibranti colori di terre lontane. 

La sinfonia dei dialetti globali 

Tramite YouTube, posso immergermi nell’atmosfera di un film in francese e decifrare la complicata danza della sintassi di questa lingua sullo sfondo della Nouvelle Vague. Grazie a Spotify, posso ascoltare le dolci melodie delle canzoni d’amore italiane, imparando la lingua dell’amore. Podcast, audiolibri e stazioni radio online di tutto il mondo mi accompagnano costantemente, inebriandomi con la melodiosa sinfonia dei dialetti globali.  

E non dimentichiamo il vero e proprio tesoro che rappresentano Twitter, Instagram & Co., in grado di trasformare lo studio delle lingue in un’esperienza sociale: io ho stretto amicizia con persone madrelingua in ogni parte del mondo e sfrutto con piacere la possibilità di scambio di consigli linguistici e curiosità culturali. Grazie alla magia della tecnologia, i confini geografici non esistono più e ci si incontra in chatroom virtuali che ci trasformano in una nazione unita di appassionati di lingue.

Con l’era digitale, lo studio delle lingue straniere non si è solo democratizzato, ma anche personalizzato: sono ormai tramontati i tempi dei corsi standardizzati e uguali per tutti, perché oggi l’intelligenza artificiale è in grado di adattare il metodo di insegnamento alle nostre esigenze individuali e, monitorando i nostri progressi e modelli di apprendimento, gli algoritmi realizzano programmi di studio su misura che tengono conto al meglio dei diversi punti di forza e delle difficoltà di ciascuno.

Le sottili sfumature della comunicazione

Comunque non sono neanche ciecamente fanatic* della tecnologia, nel senso che riconosco, ovviamente, che il mondo virtuale ha i suoi limiti e che le sottili sfumature del linguaggio del corpo, dalle sopracciglia inarcate alla gestualità delle mani, o anche l’intonazione della voce, non possono essere riprodotte nel mondo digitale. Come in tutti gli ambiti della vita, si tratta di trovare un equilibrio e di usare la tecnologia come strumento e non come una stampella per restare in piedi, e soprattutto di integrarla con interazioni e pratica nel mondo reale.

Propongo quindi a tutti gli appassionati di lingue come me di brindare a quest’“età dell’oro” dell’esplorazione linguistica. Continuiamo a cavalcare l’onda digitale, sfruttando i generosi doni della tecnologia e apprezzando le relazioni umane che rendono vive le lingue. E perciò cin cin, salute, o come si dice in altre parti del mondo prost, salud, santé, cin cin al nostro futuro da poliglotti!
 

Lingua e linguaggi

Questa rubrica quindicinale è dedicata alla lingua come fenomeno socioculturale: come si evolve? Che rapporto hanno autrici e autori con la “loro” lingua? Qual è la sua influenza sulla società? Scrivono per questa rubrica editorialisti o persone con un legame professionale o di altro genere con la lingua, scegliendo un tema d’interesse personale che tratteranno per sei uscite.

Un’AI editorialista?

Quant’è efficiente ChatGPT? Per scoprirlo, abbiamo incaricato questo chatbot di scrivere una serie di articoli per la rubrica Lingua e linguaggi. I testi prodotti dall’AI soddisferanno i requisiti della rubrica? E qual è il compito dei redattori umani per garantire che i sei contributi forniti da ChatGPT corrispondano alle aspettative? Noi documenteremo e commenteremo l’esperimento dal punto di vista editoriale, incluso il “prompt”, ossia la nostra richiesta a ChatGPT per ognuno degli articoli.

Ecco il prompt originale e la chat relativi a quest’articolo: https://chat.openai.com/share/78a66328-316f-4d13-a22e-4c150e1b267e

E a te piace questo terzo contributo? Noti qualcosa in particolare? È interessante e vale la pena leggerlo? Ci piacerebbe sapere cosa pensi come lettrice o lettore dei testi generati dall’AI in generale. L’idea che ne avevi è cambiata dopo aver letto quest’articolo? Lascia un commento!

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