L’inclusione dei minori in fuga
Secondo la Conferenza permanente dei ministri dell’istruzione (“Ständige Konferenz der Kultusminister”) nel 2016 in Germania il numero di bambini e di giovani rifugiati si aggirava attorno ai 325.000, mentre in Italia erano circa 50.000.
Wassilios E. Fthenakis
| © Frank Roesner
In entrambi i Paesi l’integrazione scolastica di questi minori è un tema già affrontato e noto, tante sono infatti le esperienze, così come i materiali didattici e le possibilità di formazione. Allo stesso tempo però il numero sempre maggiore di rifugiati pone alla scuola nuove sfide: da un lato favorire l’inclusione di minori in fuga, o comunque con un background migratorio, dall’altro non perdere attrattività agli occhi dei genitori degli altri alunni.
Quali sono i vantaggi per gli studenti italiani e tedeschi di un sistema di istruzione inclusivo?
Vinicio Ongini
| © Vinicio Ongini
E come devono essere strutturate le scuole e le lezioni sia per trasmettere le competenze di base sia per stimolare e riconoscere le potenzialità degli alunni provenienti da altri Paesi? A rispondere a queste domande, sul Divano Verde ci saranno
Wassilios Fthenakis, Presidente dell’Associazione Didacta e ricercatore in ambito didattico e familiare, e
Vinicio Ongini, esperto di interculturalità e migrazione del MIUR. Moderazione:
Francesca Caferri, La Repubblica.
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