Podcast di letteratura
Bachmann di Ilaria Gaspari
Dal 3 ottobre 2023 è disponibile la prima puntata di “Bachmann”, podcast di Ilaria Gaspari. Le sei successive puntate usciranno settimanalmente sulle app Emons, Spotify, Google e Apple Podcast.
Dopo tre settimane di agonia, dopo innumerevoli tentativi di salvarla, nonostante gli introvabili farmaci per le ustioni dei soldati fatti arrivare da una base navale americana, dopo che ogni manovra era andata a vuoto, il 17 ottobre 1973 moriva in una stanza asettica dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma una delle più grandi scrittrici di lingua tedesca che siano mai vissute: Ingeborg Bachmann.
A cinquant’anni da quel giorno di ottobre, con il
podcast Bachmann (copertina originale di Federica Früwirth) Ilaria Gaspari rimette insieme, come tessere di un mosaico, dettagli della sua vita e delle sue opere per costruire un ritratto dell’autrice entrata nel mito come un’imperdonabile, un’inattuale, un’imprendibile. Innamorata della perfezione della parola, fra poesie e prosa, fra teatro e radio, fra lettere e reportages Bachmann ci ha lasciato una voce esatta, precisa, pulita, percorsa di inquietudini che come fiumi carsici emergono e si inabissano, e poi tornano ad affiorare.
Nata a Klagenfurt nel 1926, apolide per scelta e per profonde ragioni politiche, Ingeborg Bachmann, vent’anni prima di morirci (in un incidente assurdo, incendiata nella notte da una delle cento sigarette che fumava ogni giorno, proditoriamente protetta dai barbiturici che schermarono il dolore che l’avrebbe salvata) aveva scelto Roma come sua città elettiva, sulla scorta dei consigli del compositore tedesco Hans Werner Henze, il grande amico che per tutta la vita cercò di aiutarla, di risolverle nevrosi e problemi di soldi, e riuscì a offrirle un accesso inaspettato, privilegiato, all’ispirazione.
A Roma Ingeborg Bachmann ha visto e udito una quantità di cose inaspettate. Ha scritto e pensato e inventato e poetato. Ha cambiato casa molte volte, ha vissuto una storia d’amore complicata, ha conosciuto molte persone che dall’incontro con lei, spesso, hanno avuto cambiata la vita.
Dopo il successo di Chez Proust – il podcast dedicato all’opera del grande scrittore francese –, Gaspari cerca ora le impronte di Bachmann attraverso le sue case romane, nella città che aveva scelto e in cui aveva imparato a vivere; e la ritrova nei resoconti di chi l’ha conosciuta, come il traduttore Moshe Kahn, suo amico fraterno, o Ginevra Bompiani, altra grande compagna degli anni romani. E di chi l’ha cercata, e trovata, nelle sue pagine: per costruirne un ritratto cinematografico, come la regista Margarethe Von Trotta che le dedica il suo film più recente, o come Ursula Bongaerts, ex direttrice della casa di Goethe, che le dedicò un’imponente mostra fotografica; come le scrittrici e studiose italiane che nella loro opera inseguono echi della scrittura bachmanniana: Rosella Postorino, Elena Stancanelli, Marta Barone, Anna Toscano.
Nel podcast – fatto di ricordi, citazioni, brani e poesie, accompagnati dalle musiche originali di Maria Scivoletto – si affaccia anche la viva voce di Ingeborg Bachmann con una testimonianza eccezionale riemersa finalmente, grazie proprio al lavoro congiunto di Gaspari, Emons, Goethe Institut e Forum Austriaco di Cultura, da un archivio televisivo austriaco: il documentario-intervista girato da Gerda Haller pochi mesi prima della morte di Bachmann, in cui la giovane cineasta la segue per le strade della sua Roma. Mentre Bachmann la racconta, e si racconta, e recita la sua ultima poesia.
Ilaria Gaspari ha studiato filosofia alla Scuola Normale di Pisa, poi si è addottorata all’Università Paris I Panthéon-Sorbonne. Nel 2015 è uscito il suo primo romanzo, Etica dell’acquario (Voland). Per Sonzogno, nel 2018, Ragioni e sentimenti. L’amore preso con filosofia. Nel 2019 è uscito per Einaudi Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita, tradotto in diversi Paesi. A maggio 2021, sempre per Einaudi, Vita segreta delle emozioni. Nel 2022 ha realizzato un podcast proustiano (Chez Proust, Emons Record) e scritto per la collana Passaggi di dogana (Perrone) A Berlino – con Ingeborg Bachmann nella città divisa. Collabora con varie testate giornalistiche e con Radio3, e tiene corsi di scrittura alla Scuola Holden e alla Scuola Omero.